Sistemi di fissaggio

Una bella grafica, una stampa accattivante: ma come esporla? Distanziatori, ganci, binari e altre soluzioni per valorizzare le stampe

Published on 2017-05-25

Vi è mai capitato, girando per fiere, negozi, locali, di vedere il classico cartello stampato con la ink-jet dell’ufficio e applicato con il nastro adesivo alla parete, alla porta di ingresso, alla vetrina? Terribile. Purtroppo non è così raro. E se si tratta del classico “ricerca agenti” o dell’orario di apertura dell’attività, poco male. Basterebbe poco, sia chiaro, ma ci si può passare sopra. Quello che invece dispiace è vedere stampe anche di pregio, magari su materiali “nobili” come alluminio, plexiglass o vetro avere lo stesso destino: appiccicati come capita. Quello che sorprende è che il mercato oggi offre veramente una varietà e completezza di soluzioni che non hanno neanche costi così elevati. Da capire se, il difetto, sta nella proposta dello stampatore o nella pigrizia del cliente. Noi crediamo che sia a metà strada: lo stampatore, da un lato, deve già lottare contro le richieste a volte assurde del cliente per offrire un prodotto di qualità a basso costo; il cliente si preoccupa più di ottenere il massimo spendendo il meno possibile, e non pensa proprio a come la stampa realizzata possa essere esposta. Naturalmente parliamo di casi limite, ma non sono così rari. Tutti gli stampatori, infatti, che siano aziende specializzate in comunicazione visiva o il piccolo service hanno naturalmente la loro scelta di soluzioni per esporre il prodotto, che si tratti di un sistema per appendere a muro, per applicare a parete o per esporre sul bancone. La scelta è veramente ampia e diversificata, ma anche in questo settore non mancano le nuove proposte e soluzioni specifiche per la destinazione d’uso a cui si rivolgono. Abbiamo fatto una piccola ricerca in questo senso, e sostanzialmente direi che potremmo classificare questi sistemi in quattro grandi famiglie: distanziatori, ganci e corde, supporti per pannelli e teli indoor, soluzioni particolari.

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Edizione 2.2017
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