Simone Micheli

Architetto eclettico, innovativo e originale, Simone Micheli ha sempre proposto una visione personale del fare architettura, sempre partendo dall’analisi delle esigenze del committente e dallo studio del genius loci

Published on 2018-07-13

Uno stile unico e personale, facilmente riconoscibile ma mai uguale a sé stesso, sempre in evoluzione e sempre attento all’innovazione e alla ricerca tecnologica e sui materiali: il lavoro di Simone Micheli rispecchia fedelmente la sua personalità, trasferisce emozioni e propone una visione diversa della decorazione di interni e del fare architettura. Abbiamo chiesto a lui di spiegarci la sua filosofia progettuale e come approccia il mondo dell’architettura e del design. Il progetto: come nasce l’idea e come il professionista può e riesce a trasferire una propria visione personale Simone Micheli – Ogni progetto prende forma da una combinazione di differenti elementi che si strutturano insieme man mano che i tratti dell’opera divengono concreti. Il mio fare progettuale si amalgama con le richieste del committente e contemporaneamente con le peculiarità che di volta in volta il territorio offre o richiede. É poi dall’armonia attraverso cui le componenti si integrano che si modella il progetto. Le mie esperienze pregresse ed i trend della progettazione attuale entrano a far parte del processo di creazione ma è indispensabile che alla base vi sia una idea condivisa tra me ed il committente: è fondamentale che le vision si compenetrino e che la vivacità intellettuale ci tenga vicini. I miei studi sono sempre molto analitici ed attenti, volti a mettere in luce, fin da subito, la funzione che la struttura dovrà svolgere e le esigenze degli utenti che vi si interfacceranno. Il mio pensiero architettonico e la filosofia che lo sottende sono ben delineati e chiari, il cliente che si rapporta con me è già a conoscenza dei tratti salienti che animeranno la mia opera. Desidero che il concept di questa, infatti, si delinei con spontaneità nella mente dell’utente in modo che possa trasformarsi da vissuto in memoria attiva e guida per le future esperienze.

Read this issue

Allestire

Giugno 2018
Read this issue